Cambiamenti climatici o trasformazioni sociali?
I crescenti danni che gli eventi climatici estremi (in particolare le alluvioni) producono nel territorio rappresentano un problema urgente per le comunità che vivono alla foce del fiume Magra. La ricerca approfondisce questo tema riflettendo sul contributo che la dinamica del clima e gli stili di vita delle persone hanno dato all'aumento del potenziale distruttivo delle alluvioni.
Interramento della foce o aumento della portata?
Le esondazioni alla foce del Magra con effetti distruttivi sembrerebbero più frequenti negli ultimi decenni. Il dibattito pubblico è diviso tra chi sostiene che l'incremento dei danni sia dovuto ad un aumento della portata del fiume e tra chi invece ritiene che esso sia dovuto al progressivo interramento della foce e alla conseguente riduzione del volume dell'alveo. Per contribuire al dibattito, il progetto Memorie del Magra eseguirà analisi sismiche e geomorfologiche per quantificare il volume di sedimenti accumulati alla foce; con l'estrazione di carote di sedimento nello specchio di mare in prossimità della foce stimerà se le portate del fiume siano variate in maniera significativa negli ultimi secoli.
La relazione tra gli spazi del fiume e la vita delle persone è cambiata nel tempo?
Nel corso dei millenni la linea di riva del Magra è costantemente mutata. Un antico istituto tipico del tratto focivo del Magra, detto "relevaglie", prevedeva che dopo ogni piena che avesse mutato il corso del fiume, sottratto o aggiunto superficie emersa, le comunità avrebbero dovuto ridefinire i titoli di proprietà, cercando di bilanciare perdite e guadagni. L'estrema variabilità delle terre alla foce aveva scoraggiato insediamenti stabili e diffusi fino alla metà dell'Ottocento. La progressiva urbanizzazione delle rive in prossimità della foce ha incentivato opere di bonifica e di arginatura finalizzate a stabilizzare il corso del fiume. Nei tempi a noi più prossimi, il processo di irreggimentazione del tratto focivo ha progressivamente indurito le sponde non permettendo più al fiume di seguire le dinamiche che lo hanno contraddistinto nei millenni.