Rilievi geofisici in preparazione ai carotaggi

Rilievi geofisici in preparazione ai carotaggi

Per ottenere informazioni dettagliate sul fondale delle zone dove effettuare i carotaggi e sui sedimenti che le costituiscono sono stati realizzati dei rilievi geofisici.

Questo tipo di analisi prevede l’uso di un potente sonar che invia un impulso attraverso la colonna d’acqua ed attraverso i sedimenti sul fondale e che, sulla base del ritorno dell’impulso sonoro, riesce ad ottenere informazioni sulla stratigrafia locale e sulle caratteristiche dei sedimenti (in maniera analoga all’ecografia). La tecnica permette quindi di sapere cosa si trova al di sotto del fondale e di capire quindi se i punti individuati sono adatti oppure no a un eventuale carotaggio.

Siccome il progetto intende focalizzarsi sullo studio dei primi metri di sedimento che racchiudono informazioni relative agli ultimi 2500 anni, si è scelto uno strumento dotato di altissima risoluzione (Edgetech SB424), in grado di risolvere strati di sedimento con un spessore fino a 3 cm.

I dati raccolti hanno permesso di constare che nell’area in esame non sono presenti tracce di escavazioni o altre attività antropiche che potrebbero precludere i carotaggi o inficiare la validità dei risultati scientifici raccolti. Le immagini sonar indicano inoltre che la stratificazione è molto chiara e non confusa o disordinata dall’azione delle onde e degli organismi bioturbatori, confermando che con lo studio delle carote di sedimento sarà possibile investigare in dettaglio i diversi strati legati alle varie piene del fiume Magra. Lo studio ha anche permesso di individuare importanti elementi geomorfologici quali una grande superficie erosiva probabilmente legata alla risalita olocenica del livello del mare (legata alla fine dell’ultima glaciazione circa 11000 anni fa) e antichi canali fluviali creatisi quando, durante l’ultima glaciazione, il livello del mare era un centinaio di metri inferiore a quello attuale. Oltre alla riduzione dei rischi durante i carotaggi, questo studio geofisico permetterà infine di correlare fra loro le carote usando la traccia degli strati individuati dal sonar, permettendo così di unire in un quadro completo i dati forniti dai carotaggi.

Alla Biblioteca Civica “Stefano Giampaoli” di Massa per consultare l’Archivio Fabbricotti

Biblioteca di Massa

La Biblioteca Civica “S. Giampaoli” di Massa conserva l’Archivio familiare Fabbricotti.
Famiglia di cavatori, imprenditori e mercanti che nel corso del lungo Ottocento raggiunsero il dominio dei mercati mondiali del marmo, i Fabbricotti contribuirono in modo decisivo allo sviluppo delle comunità della foce del Magra.
Carlo “Carlaz” Fabbricotti, spingendosi oltre il Parmignola per trovare terre che consentissero vasti investimenti fondiari, raggiunse le rive del Magra. Aggiudicatosi il podere di Santa Croce a Bocca di Magra nel 1873, Carlaz alla sua morte lasciava al figlio Carlo Andrea la collina dove all’inizio del Novecento fu completata la costruzione di un sontuoso castello. I servizi legati all’attività di questa dimora contribuirono all’avvio dei due nuovi centri agricolo-marinari sulla foce del Magra: Bocca di Magra e Fiumaretta.

Archivio familiare Fabbricotti 

 

Per la raccolta delle fonti orali

Riunione per la preparazione dell'attività di raccolta delle fonti orali

Le memorie delle persone verranno acquisite con una campagna di raccolta di fonti orali tra le comunità della foce a Bocca di Magra e Fiumaretta. Il progetto si avvarrà della collaborazione con l’associazione Archivi della Resistenza, che dal 2004 è attiva nella ricerca scientifica sul materiale documentario, la raccolta e la valorizzazione, in varie forme, del patrimonio orale locale, attraverso la registrazione su supporto audiovisivo.